Riccardo Carena

Cinque giorni. Tanto poco è durato il periodo da regina del campionato della Bonomi. Dopo la storica vittoria di sabato scorso in casa contro Bra, giovedì, la Cgr è caduta a Cagliari contro la Polisportiva Ferrini. “Siamo andati per primi in vantaggio, – commenta mister Stefano Angius – con il corto trasformato da Filippo Rubin, poi però i padroni di casa hanno trovato prima il pareggio, su respinta da corto con Naveed, e poi la vittoria con Bosso, ancora da corner corto. La gara è andata storta per gli episodi – continua mister Angius – non siamo stati concreti come in altre partite e ci è mancato il carattere. Ferrini è un’avversaria diversa da Bra. Mentre i piemontesi sono una squadra che ti fa giocare, i sardi sono stati rognosi, chiusi e soprattutto molto fisici, per non dire che in alcuni momenti hanno proprio picchiato, lontano dagli occhi dell’arbitro. Questo ha influito sulla nostra prestazione, in particolare dei nostri elementi più giovani, che si sono lasciati intimorire dalle furbate dei giocatori più esperti”. Di tutt’altra pasta la gara, e soprattutto il risultato, della sfida di due giorni più tardi contro Roma. Lì la Bonomi ha fatto la voce grossa, vincendo 2 a 0 con gol di Ortega e Rubin e tornando a pieno titolo nella rosa delle pretendenti allo scudetto, a un solo punto dalla coppia di testa formata da Amsicora (prossimo avversario dei biancoverdi sabato al Comunale di Castello d’Agogna alle 14 e 30) e dai campioni in carica di Bra. “Contro la De Sisti abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita, - spiega mister Stefano Angius - nonostante questo ho chiesto comunque alla squadra di cambiare sistema di gioco, perché sapevo che i nostri avversari ci avrebbero aspettato nella loro metà campo. E così è stato, loro erano chiusi ma siamo stati bravi a scardinare la loro difesa con triangolazioni e scambi corti, sfruttando il possesso palla.